LE MIE SEI CRITICHE AL TOP DI GAMMA
Critiche al top di gamma di casa Samsung ad un mese esatto dalla sua uscita ufficiale.
Il Galaxy Note 8 è stato ampiamente descritto ed ormai molti, appassionati e non, conoscono le sue potenzialità. Quando si possiede il meglio è sempre difficile trovare qualcosa per lamentarsi dato che non si riesce a fare un confronto con un prodotto migliore dato che appunto il migliore lo si ha già fra le mani!
Ne ho già parlato qui, mostrando anche un video unboxing; oggi invece voglio concentrarmi su alcuni aspetti negativi, criticando questo terminale.
Si fa fatica a trovare qualche aspetto negativo nell’ultimo gioiellino di casa Samsung, anche se, qualche appunto lo devo fare dato che utilizzo questo terminale da un mese esatto, ovvero dal 15 settembre scorso, data della sua uscita ufficiale
Prima di urtare la sensibilità di qualcuno, me in primis, essendo comunque soddisfatto dall’esperienza d’uso che questo terminale mi ha dato, tengo a precisare che ciò che ho riscontrato fa parte della categoria dei problemi minori, ossia difficoltà che si hanno nell’uso quotidiano che possono variare a seconda del tipo e del modo in cui si utilizza questo terminale, oppure di micro lag sempre da uso quotidiano ..
La prima critica va ai materiali utilizzati: seppur si tratti un terminale molto bello esteticamente l’uso quotidiano è sconsigliato senza l’utilizzo di almeno una cover posteriore se volete conservarlo immacolato nel tempo. Il vetro nel posteriore è molto delicato e quindi facile da graffiare; i bordi cromati lo rendono molto scivoloso creando il rischioso effetto “saponetta”.
La seconda critica va al display non tanto per le dimensioni ampie (6.2 pollici di display) quanto alle proporzioni scelte. Il formato del display super Amoled è del tipo 18,5:9 che danno vita ad un infinity display che risulta un po’ troppo allungato rendendone di fatto difficoltoso l’uso con una mano. Personalmente trovo scomodi anche alcuni usi a due mani perché si tende ad affaticare i polsi. Altra nota negativa del display curvo con assenza di bordi (borderless) è il fatto che usandolo con una mano si tende a toccare la parte laterale con la base del pollice (effetto già noto su S8 plus laddove è più evidente).
Terza critica, del tutto personale, è la presenza del jack delle cuffie affianco alla porta di ricarica; non c’è un motivo particolare, ero semplicemente affezionato alla porta sulla parte superiore, mi sembrava la sua posizione naturale.
La quarta critica va all’assistente Bixbi sia perché per ora è solo in inglese, e sia perché il tasto dedicato non è né disattivabile né rimappabile. Molte volte mi è capitato di premerlo per sbaglio essendo il tasto diametralmente opposto a quello di accensione.
La quinta critica va alla batteria. E’ evidente che forti dell’esperienza dell’anno precedente Samsung abbia deciso di non forzare questo componente; 3300mAh di batteria permettono di arrivare a stento a sera. E’ vero esistono i vari “risparmi energetici” ecc. ecc. ma perché limitarsi rinunciando ad esempio alla massima luminosità per risparmiare batteria? Per la serie: ho uno top di gamma e me lo godo!
La sesta ed ultima critica è un po’ azzardata, nel senso che qui il Note 8 centra, ma fino ad un certo punto. Ovvero la gestione delle app e l’ottimizzazione generale su alcune di esse non mi ha convinto. Alcune app laggano frequentemente e seppur sia colpa in parte delle stesse app, un po’ di colpa va anche all’ottimizzazionegenerale di Android su questo smartphone.
Detto questo il Note 8 rimane assolutamente un top di gamma e quest’articolo mira a trovare quello che si chiama il pelo nell’uovo.
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